Cardinale Agostino Spinola

Cardinale Agostino Spinola

Anno di nascita: 1482
Anno di morte: 1537

Agostino Spinola nacque a Savona nel 1482, figlio di Giovanni Spinola e di Petruccia Riario, pronipote di papa Sisto IV, nipote del cardinale Pietro Riario e cugino del cardinale Raffaele Riario. Fu Cardinale di Santa Romana Chiesa, il primo della Famiglia Spinola.

La Scheda

Agostino Spinola nacque a Savona nel 1482, figlio di Giovanni Spinola e di Petruccia Riario, pronipote di papa Sisto IV, nipote del cardinale Pietro Riario e cugino del cardinale Raffaele Riario. Fu Cardinale di Santa Romana Chiesa, il primo della Famiglia Spinola.

La Vita, raccontata da Giovanni Vincenzo Verzellino

Agostino Spinola, cardinale figlio di Giovanni Spinola e Petruccia Riario sorella di Violantina di Fr Pietro e del conte Girolamo, fu vescovo e cittadino di Savona il cui peso sostenne sotto Clemente VII e Paolo III dal 1528 al 1537. Arricchì la cattedrale di molti argenti e vesti di broccato, di mitra preziosa di perle, essendo in ciò splendidissimo ed in sollevare le miserie altrui, sebbene di sua naturale inclinazione era lontano da ogni soverchia pompa ed aborriva la superfluità. Da Giulio II fu fatto segretario apostolico e del 1511 ordinato vescovo di Perugia; e ritrovandosi di molta inesperienza nella corte, il cardinale Sansone Riario l’adoperò in spagna per i suoi particolarii negozi, i quali con mirabile soddisfazione trattò e restrinse e compì con non mezzana conseguenza de benefici. Succedè a Francesco Spinola nel protonotariato apostolico de Partecipanti. Passò a Bologna con Papa Leone X e con l’istesso ritornò in Roma. Visse con pensiero continuo di morte, come si vide nella tomba di marmo, opera d intaglio, che si fece innalzare nel 1522, da ponersi nella Cappella dello Spirito Santo con bella tavola da lui commesa, alla quale, oltre i vari ornamenti e donativi, assegnò alcuni annui redditi nel comune e 133 luoghi nelle compere di San Giorgio, con obbligo di messe, v’assegnò anco un Padre di bontà di vita, teologo lettore nella chiesa di San Domenico di Savona, sotto pena di perdere la metà della dote applicata al convento di S. Agostino in caso di inosservanza: e consacrato Vescovo di Conca, Clemente VII promosse nella prima creazione al cardinalato (già suo segretario) con titolo di San Ciriaco in Terme e di S. Apollinare l’anno 1527 addì 3 maggio, laonde in Savona per giorni continui si fece festa e si pose in pubblico la sua arma dipinta. E poco appresso il costituì Camerlengo di Santa Chiesa, il cui amplissimo grado in sì travagliati giorni gloriosamente resse, posciachè era singolare ed in quello che spetta a reggimento di repubblica, di pace, di leggi, di giudizi civili ed ecclesiastici e la conservazione del pubblico erario, in provvedere la città di vettovaglie, di stipendi militari e d’altri apparecchi negli eserciti opportuni, le cui maniere di governo sono atte a mantenere qualsivoglia principato. Mandò Paolo Riario suo parente e procuratore in Parigi, per spedizione d’entrata di 3000 turonesi ch’aveva sopra il vescovato di quella città, e di Santa Maria del Fossato dell’Ordine di San Benedetto. Spesò il pontefice con molti cardinali ritornato da Marsiglia. Permutò nel 1531 addi 20 dicembre i feudi di Cagna, Piana, Gesvalla, Turpino e Rocchetta ( de quali fu investito dal marchese di Monferrato come Abate di San Quintino di Spigno, unito come si è detto al Vescovado di Savona e che per conseguenza spettavano al Vescovato) in alcuni orti del borgo della consolazione e nelle terre de platani di vado, ch’erano state comprate per Francesco suo fratello dall’ufficio del monte di Pietà. Del 1534 intervenne alla creazione di Papa Paolo III dal quale ottenne, con sicurezza di cautela, il JUS patronato dell’ospitale ed oratorio di N.S. di Misericordia, già conseguito da Ottaviano Salinero Chierico, e lo concesse agli Anziani di Savona, notificando loro la forma della sua amministrazione nelle sue degnissime lettere, tra i cui ricordi vi sono gl’infrascritti: cioè che i religiosi vi si ponghino amovibili ad ogni cenno dei protettori; che da essi non sia distribuito loro premio certo. I savonesi, non dimenticatisi di favore così segnalato, v’innalzarono in detto oratorio la sua immagine di marmo di tutto rilievo, con la seguente iscrizione:

D.O.M. GLORIA
ILLUSTRISSIMO ET REVERENDISSIMO D.D. AUGUSTINO SPINULAE SAVONESI PATRICIO, CARDINALI PERUSINO, ET S.R.E. DUM VIVERET CAMERARIO, QUI INTER ALLA BENEFICIA SUAE CARAE PATRIAE IMPENDITA, JUSPATRONATUM HOSPITALIS ET HUTUS ORATORTI SUB TITULO BEAIAE MARIAE DE MISERICORDIA, ANNEXORUM SAVONEN. COMMUNITATI, ET CIVIBUS COLLATUM, A S. SEDE APOSTOLICA IMPETRAVIT. OFFICIALES ET GUBERNATORES ETUSDEM HOSPITALIS ET ORATORII HORUM BENEFICIORUM NON IMMEMORES HANC EFFIGIEM POSUERUNT AD PERPETUAM REI MEMORIAM. ANNO DOMINI MDXXXVII.

Nel qual anno addi 17 ottobre se ne morì in Roma amato da quel popolo, avendo lasciato ducati 2000 a poveri della città di Savona e 5000 da moltiplicarsi sin a 10 anni per maritare fanciulle orfane. Fu trasportato il suo corpo in Savona (conforme egli lasciò per testamento) e riposto nella cassa di marmo che si vede nella cappella delle Santissime Reliquie della Chiesa di S. Domenico, con tale iscrizione:

Augustinus Spinula episcopus perusinus mortem praeoculis semper habent, vivens sibi posuit. Anno MDXXII.

Bartolomeo Chiabrera dottor di leggi, era suo vicario generale della corte episcopale di Savona. Fu l’ultimo de cardinali savonesi, ma fu singolare nel beneficare la patria ed accrescergli di splendore. Andrea Spinola concorse ad altamente onorario con i seguenti versi:

en augustinum quamquam Zenone carentem
sedulias animi vivida, et unica gens
Spinula provexit veterum ditissima laudum
Seugenuit claros, seu genita est Ducibus.
Quo cum consilii testetur purpura Romae
Ad coelum illustres posse vocare viros

GIOVANNI VINCENZO VERZELLINO (1562-1638), Delle memorie particolari e specialmente degli uomini illustri della città di Savona, Savona 1885 pubblicato postumo da Andrea Astengo, edizioni Bertolotto & Isotta

La Messa di Bolsena, di Raffaello Sanzio

Raffaello, particolare della “Messa di Bolsena” 1513 Stanze Vaticane – Roma
D’ORAZIO “Raffaello segreto dal mistero della Fornarina alle stanze del Vaticano”. Nella descrizione dell’affresco la “Messa di Bolsena” di Raffaello Sanzio, Stanze Vaticane, Roma…Sopra di loro quattro prelati nei quali sono stati riconosciuti Leonardo Grosso della Rovere (cardinale 1464-1520) e Raffaele Riario (cardinale 1461-1521), davanti Tommaso Riario (Vescovo nel 1516) ed Agostino Spinola (cardinale 1482-1537). Sono loro ad accompagnare Giulio II (Papa Giuliano della Rovere 1443-1513), in ginocchio con i gomiti appoggiati ad un prezioso mobile da viaggio

Genealogia

Spinola di San Luca, discendenti da Antonio Spinola di San Luca (?-1443)

Agostino Spinola (1482-1537) figlio di Giovanni Spinola e di Petruccia Riario
Padre
Giovanni Spinola (1416-1477), figlio di Niccolò Spinola (?)  e Niccolosia Spinola (1398 -?) (Niccolosia figlia di Cattaneo Spinola e Bianca Vivaldi, Cattaneo figlio di Oberto Spinola di Cattaneo Spinola e Argenta Spinola), nipote di Antonio Spinola di San Luca ( ? – morto nel 1433) e Despina Vivaldi, pronipote di Ludovico Spinola (?-1401) e Caterina del Carretto (Ludovico Spinola, figlio di di Segurano Spinola e Manfreda Roccatagliata).
Madre
Petruccia Riario, figlia di Paolo Riario (? – 1453/1459) e Bianca della Rovere (Savona 1421-1473). Paolo Riario, figlio di Raffaele Riario e Teodorina Spinola di Luccoli. Bianca della Rovere, figlia di Leonardo della Rovere e Luchina Monleone, sorella di Francesco della Rovere (1414-1484), futuro Papa Sisto IV (dal 1471 al 1484). Petruccia Riario della Rovere era la sorella di Girolamo Riario (Savona 1443 – Forlì 1488) Signore di Imola e Forlì che sposò Caterina Sforza, Contessa di Forlì (1462-1509). Altri fratelli di Petruccia furono Pietro Riario, Violante Riario, Domenico Riario, Bartolomeo Riario.
Fratelli/sorelle
Francesco Spinola (?-1553), Senatore della Repubblica di Genova e Primo Signore di Garessio, sposò a Genova nel 1524 Benedetta del Carretto (1506-1570) figlia di Alfonso del Carretto (1457-1523), Marchese di Finale, e di Peretta Usodimare (1478-1550); Simone Spinola (?) sposò Luigia Pavese; Carlo Spinola (?-1535), Vescovo di Perugia; Cattaneo Spinola.

Repertori

sarcofago del cardinale Agostino Spinola

Monumento funebre del Cardinale Agostino Spinola

1522

Palazzo " Franciscus Spinola Saonensis "