Monumento funebre di Francesco Spinola

Sepulcrum Magnifici Viri Domini Francisci Spinulae
Qui decessit finarii anno Domini MCCCXLII die IX Febbruarii

SI GENUS ILLUSTREM CLARUM SI REDDERE VIRTUS
ET MERITA IN PATRIM VEL BENEFACTA QUEUNT
EEQUIS ERIT QUI NON MERITOCONCEDERE POSSIT
SPINULA FRANCISCELAUDIBISINDE TUIS
QUAS OLIM DURISCAIETA EREPTA PERICLIS
TESTANTUR PRIDEM CLASSIS ET IMPERIUM
URBS ADMIRATI INSIGNEM TE VIDIT HONORE
HEC TUA POST LUXIT FATA DOLORE GRAVI

La data della morte di Francesco Spinola, 9 febbraio 1442, è il solo riferimento utile per datare il monumento funebre del valoroso capitano, in origine murato nella cappella maggiore della chiesa di S. Domenico a Genova. Si tratta di un complesso insolito nel quale convivono un sarcofago romano del II secolo con un Corteo dionisiaco e un grande altorilievo con il ritratto equestre di Spinola sotto un padiglione da campo (Toesca, 1908; Müller, 2002; Beuing, 2010). Quest’ultima immagine, del tutto estranea alla tradizione funeraria ligure, è indubbiamente (e significativamente) esemplata su prototipi veneti.

Immagine su gentile concessione della Galleria Nazionale Palazzo Spinola di Pellicceria, Piazza Pellicceria 1 – Genova
Per qualsiasi approfondimento in proposito Aldo Galli, Il monumento a Francesco Spinola e i suoi autori, in “I monumenti Spinola” a cura di Farida Simonetti e Gianluca Zanelli, 2018 Sagep Editori
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