Genova e gli Spinola – II

Breve storia della famiglia Spinola e della città di Genova

dal 1602 al 1958

XVII - XVIII secolo

I forti legami con la Spagna portano invece Ambrogio Spinola, primo Marchese di Los Balbases, uomo d’armi e grande condottiero, al suo servizio. Epiche sono le sue gesta nelle Fiandre che culminano con la presa della città di Breda nel 1625. Velázquez ne celebra la grandezza ne La resa di Breda oggi conservato al Museo del Prado di Madrid.

Genova stessa in quegli anni attira in città i più grandi artisti del secolo che si mettono a disposizione delle nobili famiglie: Pietro Paolo Rubens ritrae Brigida Spinola Doria nel 1606, Veronica Spinola Doria nel 1606/1607 e Ambrogio Spinola nel 1630; Anton Van Dyck ritrae Geronima Spinola due volte, nel 1624 e nel 1625, e Polissena Spinola nel 1641.

Chiesa San LucaIn quegli anni la Chiesa di San Luca viene ricostruita ex novo a partire dal 1626 e la sua decorazione viene affidata a Domenico Piola e ad Anton Maria Haffner. L’antica chiesa gentilizia degli Spinola costituisce oggi un perfetto esempio di arte seicentesca non essendo mai stata danneggiata nel corso degli anni; vi si possono ammirare opere del Grechetto e di Filippo Parodi. Quattordici furono nella storia i cardinali Spinola;
tra questi spicca Giovanni Battista Spinola Cardinale di San Cesareo, uomo di straordinaria cultura, promotore e mecenate di artisti, in particolare del conterraneo Baciccio. Grande collezionista di quadri, costituisce la raccolta che oggi è in gran parte visibile alla Galleria di palazzo Spinola di Pellicceria.Giovanni Battista Spinola

Inizia il secondo declino della Repubblica conseguente all’impoverimento dell’alleato Spagnolo. La città indebolita viene inutilmente attaccata dai Savoia, decimata dalla peste del 1630, bombardata nel 1684 dalla flotta francese del Re Sole che riporta la Repubblica sotto l’influenza francese. Non a caso 80 anni più tardi il Banco di San Giorgio vende la Corsica alla Francia.

Nel 1746 Genova viene invasa dagli Austriaci, poi scacciati dalla rivolta popolare del “Balilla”. L’Europa viene scossa dalla Rivoluzione Francese che vede Genova in posizione neutrale ma nel 1797 la città si allea con Napoleone Bonaparte; di fatto, la Repubblica “oligarchica” cessa di esistere e viene sostituita dalla Repubblica Democratica Ligure che nel 1805 confluisce nell’Impero Francese.

La resa di Breda - Velázquez
La resa di Breda - Velázquez
Marchesa_Brigida_Spinola-Doria

Ritratto della Marchesa Brigida Spinola Doria

1606
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Ritratto della Marchesa Geronima Spinola

1624
Ambrogio Spinola museo di Praga Narodni Galerie buona per sito

Ritratto del marchese Ambrogio Spinola

1627

XIX secolo

 A seguito delle sconfitte di Napoleone, il Congresso di Vienna del 1815 sancisce l’annessione della Repubblica Ligure al Regno di Sardegna. Nell’800 la possibilità di viaggiare e le scoperte geografiche favoriscono gli studi sulle scienze; Massimiliano Spinola (1780-1857) eredita possedimenti in Sud America e per i suoi meriti scientifici diventa membro ordinario della Società Entomologica di Londra, pubblicando diversi trattati di tassonomia. A Genova risiede nel grande Palazzo Doria Spinola, attuale sede della Prefettura. Costruito nel 1541 dai Doria, passa più tardi agli Spinola e l’imponente portale realizzato da Taddeo Carlone nel 1580 reca tuttora lo stemma di famiglia con ben incisa la “Spina”.

Genova e la Liguria appartengono ormai al Regno di Sardegna, uno Stato unitario retto dallo Statuto Albertino comprendente la Savoia, il Nizzardo, la Liguria e la Sardegna, fino al 1861, quando, a seguito delle guerre risorgimentali nasce il Regno d’Italia retto da Vittorio Emanuele II. Giacomo Filippo Spinola (1828-1872) diventa Primo Aiutante di Campo del Re e nel 1868 ne sposa la figlia Vittoria Guerrieri di Mirafiori, nata dal matrimonio morganatico del Re con la Contessa di Mirafiori, la Bela Rosìn. Più recentemente Tommaso Spinola (1803-1879) è Senatore nel 1862 e Sindaco di Genova; Federico Costanzo Spinola (1830-1909) è Ambasciatore e poi Senatore nel 1892.

Poi Franco Spinola (1878-1958), Ammiraglio e appassionato velista, nel 1928 ordina ai Cantieri Baglietto la costruzione de La Spina, primo 12 metri Stazza Internazionale costruito in Italia. Insieme al fratello Paolo, nel 1958 dona allo Stato Italiano il Palazzo Spinola di Pellicceria con il patrimonio artistico in esso contenuto affinchè diventi Galleria Nazionale, col solo vincolo che venga conservato l’aspetto di nobile dimora genovese. Viene inoltre donata al Sovrano Ordine di Malta la Villa Pagana o “Villa del Trattato”, in Rapallo, con l’impegno che tutto al suo interno venga mantenuto allo stato delle cose. Un importante lascito è donato all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.

Nel 1990 la Famiglia Spinola decide di dare una forma istituzionale all’ente privato, facente capo sempre alla stessa famiglia, che da secoli provvedeva alla amministrazione dell’antica Chiesa di San Luca. Viene costituita la Fondazione Spinola per la cura e la conservazione della Chiesa di San Luca in Genova. L’ente era retto da uno Statuto che prevedeva le norme per la nomina degli amministratori, il cui compito era quello di gestire il patrimonio comune per la conservazione della Chiesa. Tra questi amministratori, ultimo dei Governatori Maggiori prima della nuova costituzione legale della Fondazione, ricordiamo Ambrogio Federico Spinola (1917-1998) di Carlo, che per anni ha retto la conduzione della Chiesa e della Famiglia.

Il marchese Ambrogio Federico Spinola, discendente da Federico Domenico di Giulio, undicesimo ramo patriziale genovese – terzo ramo di Luccoli, le cui doti umane rimangono impresse nella memoria di chi lo ha conosciuto, ha instillato nelle figlie Patricia, colonna portante della nuova Fondazione Spinola, e Barbara lo stesso amore ed il coraggio di osare che lo avevano contraddistinto in vita. 

Vedi anche l’intervista a Patricia Spinola.

palazzo Spinola di Pellicceria
Palazzo Spinola di Pellicceria